1887

Prospettive economiche dell'OCSE, Volume 2022 Numero 1

image of Prospettive economiche dell'OCSE, Volume 2022 Numero 1

La guerra in Ucraina costituisce una grave crisi umanitaria e comporta shock economici che compromettono la ripresa post-pandemia. Le Prospettive economiche dell'OCSE, Volume 2022, Numero 1, mettono in luce le implicazioni e i rischi per la crescita, per l'inflazione e per il tenore di vita derivanti dall'aumento dei prezzi delle materie prime e dalle eventuali interruzioni delle forniture energetiche e alimentari, ed esaminano le relative sfide politiche.

Il presente numero comprende una valutazione generale della situazione macroeconomica e un capitolo che esamina singolarmente ciascun Paese, sintentizzandone gli sviluppi e fornendo previsioni. Le Prospettive economiche prendono in esame tutti i Paesi membri dell'OCSE e alcuni Paesi partner selezionati.

Italian Also available in: English, French

Valutazione generale della situazione macroeconomica

La guerra in Ucraina ha generato una grave crisi umanitaria che colpisce milioni di persone. Gli shock economici ad essa associati e il loro impatto sui mercati globali delle materie prime, commerciali e finanziari, avranno altresì un impatto materiale sui risultati economici e sui mezzi di sussistenza. Prima dello scoppio della guerra, le prospettive apparivano ampiamente favorevoli per il periodo 2022-23, con la crescita e l'inflazione che tornavano alla normalità man mano che la pandemia da COVID-19 e i vincoli dal lato dell'offerta diminuivano. L'invasione dell'Ucraina, unitamente alle chiusure delle città e dei porti principali in Cina, dovute alla politica "zero-COVID", ha generato una nuova serie di shock negativi. Nel corso di quest'anno, si prevede un rallentamento secco nella crescita globale del PIL che si attesterà al 3 %, ossia circa 1½ punti percentuali in meno rispetto a quanto previsto nelle Prospettive economiche dell'OCSE del dicembre 2021, e rimarrà entro intervalli similmente modesti nel 2023 (). Ciò riflette, in parte, le profonde flessioni dell'economia in Russia e Ucraina; tuttavia, la crescita è destinata ad essere notevolmente più debole del previsto nella maggior parte delle economie, in primis in Europa, dove le proiezioni per il 2023 tengono conto di un embargo alle importazioni di petrolio e carbone dalla Russia. I prezzi delle materie prime sono aumentati fortemente, rispecchiando l'importanza, per numerosi mercati, delle forniture provenienti dalla Russia e dall'Ucraina, innescando ulteriori pressioni inflazionistiche e incidendo negativamente sui redditi reali e la spesa, in particolare per le famiglie più vulnerabili. In numerose economie legate ai mercati emergenti si registrano rischi elevati di scarsità di beni alimentari legati alla dipendenza dalle esportazioni agricole provenienti da Russia e Ucraina. Anche le pressioni sull'offerta si sono intensificate a causa del conflitto, nonché delle chiusure in Cina. Si prevede che l'inflazione dei prezzi al consumo rimanga elevata, con una media di circa il 5½ per cento nelle principali economie avanzate nel 2022 e dell'8½ per cento nell'intera area dell'OCSE, prima di diminuire nel 2023, quando le pressioni sulla catena di approvvigionamento e sui prezzi delle materie prime si affievoliranno e l'impatto di condizioni monetarie più restrittive inizierà a sentirsi. Secondo le previsioni, alla fine del 2023 l'inflazione di fondo, sebbene in discesa, sarà pari o superiore agli obiettivi di medio termine in molte delle maggiori economie.

Italian Also available in: English, French

This is a required field
Please enter a valid email address
Approval was a Success
Invalid data
An Error Occurred
Approval was partially successful, following selected items could not be processed due to error